E’ più indicato vaccinare il cane dalla Leishmania oppure è meglio fare solo una giusta prevenzione?
Salve a tutti, amici!
Siamo di nuovo qui oggi a parlare della Leishmaniosi nel cane, poiché rappresenta uno dei rischi parassitologici più grandi per il nostro amico a 4 zampe. Oltre alla prevenzione da fare contro tutti i parassiti, sia esterni che interni, quindi compresse, fialette, collari, repellenti e chi più ne ha più ne metta, contro la Leishmaniosi il discorso si fa più insidioso: stiamo parlando di una malattia parassitaria trasmessa da un protozoo (Leishmania) che è trasportato attraverso un flebotomo (pappatacio) e colpisce il sistema immunitario dei cani in maniera permanente; ciò vuol dire che una volta che il cane è stato punto, viene infettato e lo resterà per tutta la vita (attenzione! Non per forza se è stato punto manifesterà i sintomi!). La Leishmaniosi, infatti, può rimanere latente all’interno dell’organismo e manifestarsi anche dopo anni, per questo è necessario effettuare regolari controlli dal veterinario, sia per tenere sotto controllo l’evolvere della malattia, ma anche per iniziare una terapia di supporto.
Il vaccino per la Leishmaniosi
Proprio per parlare di prevenzione, quando si porta un cucciolo o un cane adulto dal veterinario per la profilassi vaccinale, non è insolito che il proprietario chieda al medico informazioni sulla Leishmaniosi e come può proteggere il suo cane. Le risposte sono svariate e il veterinario in questo caso, valutando le circostanze (come ad esempio, se il cane vive in una zona altamente endemica) decide di vaccinare.
Il primo vaccino per la Leishmaniosi è stato brevettato e lanciato sul mercato nel 2012 dall’azienda farmaceutica Virbac, con il nome di CaniLeish; successivamente, nel 2016, un concorrente si è insediato sul mercato con il nome di Letifend. In Italia è più diffuso il CaniLeish, che sembra abbia riscontrato una riduzione nel contrarre la malattia del 92%, a differenza di qualche anno fa che le statistiche erano decisamente più basse.
Tuttavia vaccinare il cane contro la Leishmaniosi si rivela essere una spesa più costosa rispetto ai normali vaccini poiché la prima volta che viene fatto è necessario ripetere 3 richiami a distanza di 21 giorni l’uno dall’altro mentre i successivi saranno annuali. Questo è il procedimento adottato per quanto riguarda la Virbac, mentre il vaccino Letifend necessita di una sola dose e viene richiamato l’anno dopo; di contro c’è da dire che, oltre ad essere più doloroso, ha un’efficacia di prevenzione del 70%.
Vaccino sì o vaccino no?
Personalmente, sapendo che l’Italia è ormai divenuta integralmente una zona endemica (con maggiori casistiche al Sud Italia), raccomando vivamente di vaccinare il vostro cane da questa patologia e di agire con tutti i metodi preventivi che sono presenti oggi dopo anni di studi per combattere questa zoonosi.
Esattamente, zoonosi, poiché anche l’uomo può esserne infettato, ma non tramite il cane! Per far si che la malattia venga trasmessa, è necessario che l’essere umano sia punto dal flebotomo, esattamente come succede ai nostri amici a 4 zampe. Per saperne di più dai un’occhiata all’articolo sulla Leishmaniosi.
Il cane deve aver compiuto 6 mesi d’età per poter essere idoneo alla vaccinazione, ma cosa ancora più importante deve essere sottoposto ad analisi del sangue e test rapidi, per scongiurare la positività agli anticorpi (se il cane è risultato positivo, non può fare il vaccino). In più, una volta effettuati tutti e 3 i primi richiami, i successivi dovranno essere rigorosamente rispettati, altrimenti la protezione contro la Leishmaniosi non avrà più effetto.
Ricordiamo che con questo articolo si tiene a precisare che le informazioni riportate sono solo a scopo informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico veterinario. Se avete sospetti che il vostro amico abbia contratto la Leishmaniosi, portatelo dal veterinario.