Come molti di voi sanno, il rispetto dell’ambiente è un argomento attuale e che sta a cuore alla maggior parte delle persone; il rispetto della natura e dei suoi componenti è di interesse globale soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione.
Come diventare eco-responsabili nelle spesa dei pets?
La scelta dei cibi è di vitale importanza per la salute ed è proprio per questo motivo che l’UNESCO ha riconosciuto la nostra amata dieta mediterranea Patrimonio dell’Umanità dal 2010; a questo proposito Greenpeace ha redatto un report che riguarda la sostenibilità ambientale partendo proprio dai cibi.. Ma non solo!
È stato dimostrato che anche i nostri amici a 4 zampe possono beneficiare della dieta mediterranea apportando qualche accorgimento, poiché i principi base dei cibi mediterranei prediligono la stagionalità, il km 0 e un’alta qualità di alimenti. Per essere precisi, Greenpeace ha stilato 6 principi fondamentali per una spesa ecosostenibile per gli umani, ma tali accorgimenti possono essere adattati anche per la cura e il mantenimento dei nostri pets.
6 principi fondamentali per una spesa eco
1. La qualità degli alimenti
Come si dice, la qualità ripaga sempre e questo principio si riferisce al fatto che molto spesso tendiamo ad aumentare la quantità anziché la qualità degli alimenti. Questo modo di fare non è salutare né per noi né, tantomeno per l’animale.
Se invece optassimo per un mangime sano e ben bilanciato, con ingredienti di provenienza certificata, il nostro 4 zampe ne gioverebbe nel lungo periodo sia di salute che per un buon controllo del peso per prevenire problemi di obesità o denutrizione.
2. Alimenti a km 0
Questo concetto è maggiormente applicabile per un animale che si alimenta con una dieta casalinga, poiché è il proprietario stesso che provvede all’acquisto delle materie prime e può decidere dove acquistarle. Ma il mercato del Bio si sta adattando sempre di più alle richieste dei proprietari attenti e responsabili che vogliono nutrire il loro peloso utilizzando alimenti di provenienza certificata e 100% naturali. Questo per prediligere carni di origine locale e non provenienti da allevamenti intensivi, dove gli animali vengono nutriti con cibo di pessima qualità con aggiunta di integratori.
3. La farina di mais
Vi sarà capitato varie volte che nelle confezioni di mangimi per cani e gatti ci sia la scritta “Grain Free”, ovvero senza aggiunta di mais o granturco. Questo perché si sente molto parlare del fatto che i derivati del mais possono essere dannosi per i nostri amici. In realtà (come in molti argomenti) ci sono pareri differenti: la farina di mais o di granturco risulta essere altamente digeribile, specialmente quando viene estrusa e i suoi componenti si legano in maniera ottimale alle proteine di origine animale per favorire il processo digestivo; al contrario, dare una pannocchia cruda al proprio animale (molti lo fanno perché pensano che faccia bene ai denti) non è la scelta migliore, poiché risulta indigesta.
Tuttavia, assicuratevi che il mangime contenga la certificazione OGM Free, poiché in molti paesi è usuale utilizzare fertilizzanti e pesticidi chimici per accelerare la crescita delle piantagioni e questi componenti sono tossici, in particolar modo per gli animali.
4. Prediligere imballaggi riciclabili
È buona norma utilizzare packaging riciclabili per contenere le crocchette e molte industrie pet food si stanno adoperando per la riuscita di questa buona norma ambientale. Anche alcuni oggetti di uso quotidiano, come le lettiere usa e getta, oppure giocattoli fatti in casa con materiali riciclabili possono essere una buona alternativa ai soliti materiali in plastica o gomma.
5. Meno frutti esotici, più frutti italiani
Banane, ananas, avocado, ecc oramai sono parte integrante del reparto ortofrutta del supermercato però, come saprete, non sono di origine italiana. Il loro processo di raccolta, trasporto e imballaggio richiede molto tempo e causa inquinamento dei mari proprio perché questi frutti provengono da zone esotiche e viaggiano in enormi navi. Per non parlare dei prodotti chimici che si usano per il mantenimento e la miglioria dell’aspetto estetico.
Esistono molte alternative nostrane che possono in egual modo venire incontro alle esigenze nutrizionali di ognuno di noi e con le medesime proprietà come ad esempio l’anguria al posto dell’ananas, melone o albicocche al posto della banana. Per quanto riguarda cane e gatto, questi frutti non fanno bene in ogni caso, se dati in grandi quantità: ci sono altri tipi di frutti che i nostri amici possono mangiare, quindi optate per carne, frutta e verdura di origine italiana e priva di pesticidi.
6. Limitare le proteine di origine animale
Penserete che stia andando contro i principi naturali di un animale carnivoro, però non è così: non si tratta di eliminare la carne in sé, ma di ridurre, quando possibile l’apporto della proteina animale. In commercio stanno prendendo piede dei mangimi a base di farina di insetto, molto appetibile e apprezzata (a dirla tutta più dai cani che dai gatti, proprio perché quest’ultimo è un predatore carnivoro). Se siete amanti del Veg e del Bio e volete far intraprendere al vostro 4 zampe uno stile alimentare più naturale e compatibile con i suoi fabbisogni nutrizionali, questa alternativa potrebbe fare al caso vostro.