Salve a tutti, amici!
Oggi affronteremo la tematica della dermatite, una fastidiosa patologia cutanea che se trascurata, può aggravare il quadro clinico del paziente.
Più precisamente in questo articolo si andrà a parlare della dermatite atopica, un tipo di malattia cutanea scatenata da una possibile allergia di tipo alimentare, ambientale o anche stagionale.
Ma prima andiamo ad introdurla in maniera più specifica.
Come si riconosce la dermatite atopica nel cane e quali sono i rimedi per questa fastidiosa problematica?
La dermatite atopica è una malattia dermatologica caratterizzata da forti pruriti ed escoriazioni di origine allergica che recano infiammazioni nella zona del corpo colpita, aggravate dal continuo scratching del cane, il quale non riesce a smettere di grattare o addirittura mordere la parte del corpo interessata. Circa il 10-20% cani ne vengono colpiti (con razze predisposte geneticamente) tra cui Boxer, Labrador e Golden Retriever, Bulldog francese, Sharpei e Shihtzu.
La maggior parte dei casi vengono diagnosticati come una forma ereditaria, quindi in cuccioli anche fino a 6 mesi di età.
Come si presenta?
Partendo dal presupposto che si tratta di una dermatite di origine allergica o ereditaria, il primo campanello di allarme è sicuramente il forte prurito generato dall’infiammazione della zona corporea colpita, tra cui spiccano il muso e i padiglioni auricolari. Il continuo grattarsi, poi, provocherà escoriazioni che possono portare a ferite e infezioni se non trattate in tempo.
Purtroppo, la diagnosi di atopia non è semplice da effettuare: il veterinario dovrà effettuare prove allergiche e analisi prima di arrivare ad una soluzione che comporta la terapia cortisonica e antibiotica.
Proprio per la comprensione della causa, se alimentare, ambientale (muffe, pollini) o parassitaria (pulci, acari o spore), è necessario del tempo e in questo frangente non è possibile somministrare cortisonici generici.
Sembrerà una follia, però il cortisone per quanto abbia effetti benefici, ha anche molteplici controindicazioni, come ad esempio la soppressione temporanea delle difese immunitarie che può aprire la strada a molti batteri che vivono naturalmente sulla cute del cane (es. la malassezia) e che possono aggravare il quadro clinico.
Cosa fare nel frattempo?
Se non si è riusciti in poco tempo a fare una diagnosi o se l’atopia è sospetta, fortunatamente esistono vari rimedi naturali che aiutano ad alleviare il prurito senza ricorrere al cortisone.
Ad esempio si possono fare dei bagni rinfrescanti a base di calendula e idrolito: è necessario fare questa applicazione ogni giorno e sempre in soluzione nuova, filtrando adeguatamente i componenti e applicare il composto con del cotone sulla zona arrossata.
Se preferite la somministrazione per bocca, optate per un estratto naturale a base di Ribes Nero: il suo principio attivo è noto per le proprietà antinfiammatorie e può anche essere aggiunto alla pappa giornaliera.
In commercio esistono anche varie soluzioni in spray o gel per lenire il prurito, ma abbiate cura di acquistare prodotti 100% naturali per evitare che il cane, se prova a leccarsi, non ingerisca sostanze tossiche.
Il cambio dieta
Se la dermatite atopica trae origine da un’allergia alimentare, allora è il caso di valutare, assieme al veterinario, un cambio della dieta. Generalmente queste allergie provengono dal consumo di mangimi commerciali (il più delle volte scadenti) ai cui componenti il cane è fortemente sensibile. Una volta individuata, si possono prendere 3 strade:
- Mangime Ipoallergenico: Se volete andare sul sicuro, acquistate un mangime ipoallergenico. È specificamente studiato per qualsiasi tipo di problematica alimentare e in più è a basso contenuto di grassi.
- Mangime Monoproteico: se il cane è allergico ad una specifica proteina, potete optare per un mangime a base unica e ovviamente diversa da quella che mangiava (pollo, manzo, pesce, tacchino, ecc) che elimina del tutto il problema. In linea di massima i mangimi a base di pesce e riso sono i più indicati in casi di allergie alimentari.
- La dieta casalinga : è la scelta più impegnativa da tutti i punti di vista ma sarà la più salutare e genuina. Scegliete ingredienti sani e freschi, opportunamente bilanciati da un nutrizionista e monitorate accuratamente la reazione del vostro amico.
Ovviamente ricordatevi che il cambio alimentare deve essere fatto in modo graduale, facendo abituare l’intestino del cane ad assorbire nuovi nutrienti. Se fatto in modo repentino, potreste andare incontro a spiacevoli problematiche intestinali.
Da leggere: Dieta casalinga vs. Dieta commerciale