La Gastroenterite virale nel cucciolo di cane è una malattia molto seria che non va sottovalutata, specialmente se il vostro pelosetto non è ancora vaccinato: cosa dobbiamo fare?
Salve a tutti, amici!
Oggi voglio affrontare con voi una tematica molto seria che riguarda chiunque di voi abbia appena adottato o si prende cura di un cucciolo non ancora vaccinato e con pochi mesi di vita: Il Parvovirus.
Iniziamo con il dare la giusta definizione di parvovirosi, così da avere bene le idee chiare: la Parvovirosi canina è un’infezione di origine virale (quindi Parvovirus) che colpisce i cani e in particolare i cuccioli di età inferiore ai sei mesi con difese immunitarie non completamente sviluppate e per questo soggetti al contagio, che avviene in maniera oro-fecale e trasmessa da altri cani. Il virus è molto resistente sia ai comuni disinfettanti (come sali d’ammonio o candeggina) sia alle alte temperature e può rimanere attivo nell’ambiente anche fino a 6 mesi.
Per questo è molto importante vaccinare quanto prima il vostro cucciolo, così da ridurre al minimo la possibilità che il piccolo possa contrarre la malattia quando esplorerà gli spazi aperti frequentati da altri cani (parchi, area cani, marciapiedi, ecc). In ogni caso i medici veterinari alle prime visite consigliano sempre di non portare il cucciolo molto piccolo a fare passeggiate all’aperto anche solo per fare i bisogni, proprio per evitare che venga a contatto con le urine o le feci di altri cani potenzialmente portatori sani.
Una volta fatti i richiami necessari per rinforzare le difese immunitarie del cucciolo, potrete portarlo nel parco vicino casa per fargli esplorare la zona.
Quali sono i sintomi della parvovirosi?
Se pensate che il vostro piccolo amico abbia contratto in qualche modo questo virus, noterete nel giro di qualche giorno un rapido decorso e la comparsa dei primi sintomi tra cui l’inappetenza, vomito, diarrea emorragica, febbre alta e un preoccupante stato di disidratazione, che nei casi più gravi può portare alla morte dei cuccioli più piccoli persino nel giro di 2-3 giorni.
Purtroppo non esiste ancora una cura specifica se non ricorrere ad una terapia di supporto con fluidi, antibiotici e vitamine che, abbinate ad un cibo molto appetibile, aiuteranno il piccolo a riprendersi.
E’ fondamentale che, se il veterinario diagnostica effettivamente tramite test ELISA (Enzyme Linked ImmunoSorbent Assay) e avete in casa altri cani, specialmente se cuccioli, di provvedere alla disinfezione della casa quanto possibile e di portare i cagnolini a fare il test per la positività, in quanto sono stati a contatto con il cucciolo infetto. Nel caso siano stati contagiati, anche loro dovranno sottoporsi alla terapia di supporto, per prevenire anche solo la comparsa dei sopra citati sintomi.
Con questo articolo si tiene a precisare che le informazioni riportate sono solo a scopo divulgativo e informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico veterinario.
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