Salve a tutti, amici!

Siamo qui, oggi, a parlare di una problematica comune nell’essere umano come ultimamente lo è diventata per i nostri animali domestici: l’ipertensione arteriosa.

Come possiamo risolvere il problema e quali accorgimenti possiamo prendere nei confronti di questa problematica?

Come ben saprete, è molto importante tenere sotto controllo la pressione, poiché il suo innalzamento eccessivo può comportare problemi cardiovascolari, emorragie cerebrovascolari e danni renali. Analogamente questo fattore di rischio va monitorato anche in cani e gatti per non incorrere nelle medesime conseguenze. 

Generalmente la pressione arteriosa viene misurata negli animali che iniziano ad avvicinarsi alla vecchiaia (dai 7 anni) poiché è più facile che si presentino patologie degenerative di vario tipo, ma in linea di massima possono farlo anche i cani e i gatti adulti, dato che negli ultimi tempi i metodi di misurazione si sono evoluti e notevolmente standardizzati.

In sintesi, misurare la pressione ai nostri animali si rivela un’efficiente ed economica scelta di prevenzione di patologie neuro e cardiovascolari.

Cause di ipertensione

Le principali cause di ipertensione negli animali sono principalmente le malattie renali, la sindrome di Cushing nel cane e l’ipertiroidismo nel gatto, nonché anemie di vario tipo. Tramite la misurazione della pressione, quindi, è molto più semplice sospettare queste patologie e curarle in tempo: ad esempio, un’insufficienza renale può essere controllata tramite farmaci specifici e dieta, evitando di incorrere nella forma cronica che sarebbe più difficile da monitorare anche per il proprietario. In questo modo i nostri 4 zampe possono godere di una migliore qualità della vita, soprattutto gli anziani. 

Se l’ipertensione viene trascurata, come già accennato poc’anzi, si andrà incontro a sintomatologie e manifestazioni di varia gravità: problemi al cuore (aggravati in pazienti già cardiopatici), al sistema nervoso con possibili ictus ed emorragie cerebrali e problemi ai reni, con conseguente insufficienza renale; in vari casi, soprattutto nei gatti anziani, sono stati riscontrati problemi agli occhi, come ad esempio il distacco della retina (che causa cecità) ed emorragie retiniche. 

Come si misura la pressione in cani e gatti?

Fortunatamente le apparecchiature, sempre più moderne, consentono facilmente di raccogliere dati negli animali collaborativi. Il macchinario che viene maggiormente utilizzato è ovviamente uno sfigmomanometro elettronico con una fascia più piccola che si adatta sia alla misurazione dalla zampa anteriore che alla base della coda. A differenza dell’apparecchio umano, quello veterinario è molto più sofisticato poiché al suo interno è stato installato un software, che permette di misurare la pressione sistolica (massima) e diastolica (minima) anche se il paziente non sta completamente fermo e fornire comunque dei risultati veritieri; quindi è stato appositamente studiato per queste esigenze.

Valori di riferimento nella norma

In base alla taglia del cane, si avranno valori diversi di riferimento, mentre per i gatti il valore è univoco.

Cane taglia piccola: Sist → 123-149; Diast → 57-91

Cane taglia media: Sist → 117-145; Diast → 63-87

Cane taglia grande: Sist → 109-139; Diast → 58-82

Gatti: Sist → 108-150; Diast → 66-96

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