Salve a tutti, amici!
In questo articolo vi parlerò dell’importanza della vaccinazione in generale e nello specifico, parleremo delle vaccinazioni del gatto come metodo preventivo per la diffusione e il contagio da numerose malattie infettive.
Quando si può vaccinare un gatto?
In generale, se il gattino proviene da un allevamento certificato, è l’allevatore a provvedere alla sua sverminazione e al primo vaccino, almeno per coprirlo dai principali agenti patogeni e si presume che abbia compiuto le 12 settimane di età. Ma se il gattino è un trovatello è di fondamentale importanza andare subito dal veterinario per verificare il suo stato di salute, se non ha contratto malattie e per procedere alla sverminazione; se il gattino è fortunatamente sano, si valuterà come e quando iniziare il suo piano vaccinale.
Perché è importante la vaccinazione?
In generale la vaccinazione è un metodo ritenuto efficace per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo da una patologia utilizzando l’agente patogeno della specifica malattia in piccola quantità per indurre le difese dell’organismo ad agire contro di esso e “memorizzare” quel tipo di agente patogeno. Questa metodologia risale ai tempi dei persiani che hanno sperimentato la vaccinazione contro il vaiolo, infettandosi loro stessi con il materiale prelevato dalle piaghe da vaiolo di soggetti infetti. Oggigiorno questa pratica avviene diversamente, utilizzando metodi meno invasivi, ma il principio base è rimasto immutato.
Tutto ciò per rafforzare la tesi che vaccinare (un uomo o un animale) è importante sia per la sua salute che per quella degli altri, in quanto aiuta a combattere le epidemie e la rapida diffusione delle malattie infettive, alcune volte mortali.
Contro quali malattie posso vaccinare il mio gatto?
Il medico veterinario quando decide il piano vaccinale del gatto, dopo aver constatato che lo stesso non abbia problemi di salute o patologie in corso, provvede a vaccinare il micio con il trivalente.
L’RCP è un vaccino che, come indica l’acronimo, copre il vostro gatto da Rinotracheite Infettiva, Calicivirosi e Panleucopenia Felina, malattie estremamente contagiose di origine virale che colpiscono statisticamente gatti giovani. Infatti questo vaccino viene somministrato ai gattini di 3 mesi e richiamato dopo 2-4 settimane, proprio per rafforzare al massimo i loro anticorpi contro questi agenti patogeni, per poi effettuare i successivi richiami annualmente.
Generalmente questo vaccino può essere sufficiente se il vostro gattino vivrà solo ed esclusivamente in casa. Se in futuro ci sarà la possibilità che possa uscire e venire a contatto con altri gatti, la scelta migliore sarebbe quella di predisporre la vaccinazione anche contro altre malattie, quali:
- Leucemia Felina (Felv): Si tratta della malattia che causa il più alto tasso di mortalità nel gatto. E’ trasmessa dal Retrovirus ed è molto diffusa soprattutto nei gatti randagi o che vivono all’aperto, in quanto la malattia si trasmette tramite saliva, secrezioni o sangue. Principalmente colpisce il midollo osseo e le cellule responsabili delle difese immunitarie del gatto, che in questo modo sarà maggiormente esposto ad altre malattie di origine virale e batterica secondarie che possono aggravare seriamente il suo quadro clinico e diminuire la sua aspettativa di vita, (che può variare da settimane ad anni se ben tenuto e periodicamente visitato). La vaccinazione è caldamente consigliata.
- Immunodeficienza Felina (FIV): è chiamata comunemente l’AIDS del gatto ed è trasmessa anch’essa da un Retrovirus che causa dei sintomi analoghi al virus dell’HIV nell’uomo ma non può infettare né lui né altri animali non felini. Si trasmette principalmente con fluidi organici come sangue o saliva ed è comune in zone urbane e frequentate da colonie di gatti randagi, specialmente maschi non sterilizzati che, per difendere il territorio, lottano con altri gatti; in questo modo, con i morsi, il contagio è avvenuto. E’, quindi, fondamentale effettuare il test della positività nel proprio gatto (con SNAPⓇ Test) specialmente se ha l’abitudine di uscire di casa e, in caso negativo, effettuare l’opportuna vaccinazione; nel caso di positività non esiste ancora una cura per debellare questa malattia ma con delle buone cure, una corretta igiene e visite veterinarie periodiche, il gatto potrà fare una vita sana e duratura.
In ogni caso, che si tratti di cuccioli o gatti adulti, è fondamentale che i richiami di ogni vaccino vengano fatti regolarmente. Se ciò non avviene sarà necessario ricominciare da zero l’intero piano vaccinale, in quanto il gatto non sarà più coperto da queste malattie.
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