Salve a tutti, amici!

Da proprietari attenti e responsabili avrete notato sicuramente la grande quantità di lettiere presenti in commercio e vi sarete resi conto della varietà di costo e della consistenza, gradita o meno dal vostro micio. 

Perché è meglio abbandonare le lettiere in silicio e prediligere quelle vegetali?

Ogni volta che bisogna scegliere la lettiera giusta ci si fanno mille domande: se assorbe abbastanza, se “fa la palla”, se piacerà al gatto e soprattutto quanto dura.

Ovviamente, le aziende produttrici fanno molta forza sulla durata della lettiera e spesso, anche se ha poche proprietà agglomeranti, costa di più; ottima strategia direi. Ma al di là di tutto, quello che mi preme farvi notare in questo articolo sono prima di tutto i materiali che queste aziende utilizzano per produrre la lettiera.

I tipi di lettiere in commercio

Esistono 4 tipi di lettiera che in base alla costituzione varia per: smaltimento, se è più o meno agglomerante, il materiale che viene utilizzato, il costo e la durata (questo dipende se avete più di un gatto in casa).

In genere, le lettiere agglomeranti a base di argilla e bentonite, sono le più utilizzate per la loro comodità nella raccolta giornaliera dei bisogni, sia per le urine che per le feci. Però c’è da dire che il loro smaltimento viene fatto nell’indifferenziata e comunque hanno una durata di circa un mese a gatto.

Le lettiere non agglomeranti durano di meno proprio per il fatto di non fare la palla e che quindi va cambiata interamente tutta la cassettina ogni giorno. Per questo motivo sono  più inquinanti, ma in compenso sono le più economiche. 

A proposito di economicità, parliamo (prima di concentrarci sull’argomento principale dell’articolo) della soluzione eco friendly sul mercato della lettiera di cui parlo anche in questo articolo, dedicato sempre alla Pet Sustainability: la lettiera vegetale. Ebbene si, questa soluzione sostenibile e responsabile, sia per il nostro portafoglio che per la salute nel nostro micio, ha tutte le suddette caratteristiche (agglomerante, aromatizzata, super assorbente) ma la questione fondamentale sta nel suo smaltimento. Può anche essere gettata nel wc, perché grazie ai materiali di cui è costituita, ovvero residui di carta, trucioli di legno, pellet, ecc, ne fanno un rifiuto adatto anche alla raccolta differenziata. 

Parliamo ora delle lettiere più recenti sul mercato e che ultimamente stanno spopolando tra i cat owners, sono le lettiere in silicio: sarà forse per il loro caratteristico colore bianco, perché sono aromatizzate con vari gusti o perché sono super agglomeranti, queste lettiere oramai stanno prendendo il largo tra le industrie concorrenti. Sono anche le più costose, proprio per tutte queste caratteristiche e, come tutte le lettiere agglomeranti, ha la durata media di un mese. 

Perché è meglio abbandonare le lettiere in silicio?

Partendo proprio dal discorso ambientale, le lettiere in silicio (inteso come gel di silicio, che non risulta tossico né per l’uomo né per l’animale, a differenza della sabbia) per decomporsi impiegano anni e, come sopra citato, non possono essere smaltite con la raccolta differenziata perché non sono compostabili. 

Un altro fattore che dovrebbe incentivare l’abbandono di questo tipo di lettiera è la salute, sia vostra che del vostro 4 zampe: sempre più persone (senza studi scientifici certi) hanno manifestato nel tempo sintomi di allergie al momento del cambio lettiera, soprattutto nei tipi a grana fina che sono solite alzare molta più povere. Essa, a contatto con le vie respiratorie e con gli occhi, causa starnuti, infiammazioni agli occhi e, con il tempo, l’irritazione delle mucose nasali. 

Per i gatti, anche qui senza una fonte attendibile, si suppone che il gel di silice possa causare l’irritazione dei polpastrelli e problemi respiratori conseguenti ad allergia nei gattini o anziani, particolarmente sensibili a queste sostanze chimiche che vengono accuratamente mescolate per creare un effetto super agglomerante e cattura odore che fa alzare di molto il prezzo del normale sacco da 10 lt. 

Infatti i cristalli di gel di silice, vengono mescolati con la bentonite, una sostanza che ha lo scopo di mascherare il cattivo odore degli escrementi del gatto. 

Sabbia di silice, spesso mescolata alla normale sabbia per lettiere.

Per concludere…

Vi ho convinti? Speriamo. Purtroppo, come ho già precisato, non ci sono fonti certe o casi particolari di felini che abbiano sviluppato un problema respiratorio causato esplicitamente dall’uso della lettiera. Comunque un dato di fatto è che inalare sostanze chimiche è tossico per tutti, ma per gli animali specialmente, avendo un olfatto molto più sviluppato e delicato del nostro. Inoltre i gatti ogni volta che fanno uso della lettiera, hanno l’abitudine di annusare la sabbia prima e dopo aver fatto i bisogni, quindi ogni giorno e più volte al giorno e, se la lettiera che usiamo è potenzialmente tossica, considerate che questo a lungo andare può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo alcune patologie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *