Salve a tutti, amici!

Oggi andremo a parlare dell’ostruzione uretrale nei gatti, poiché è una problematica che viene molto spesso riscontrata dai cat owners nella vita quotidiana del proprio peloso. Perché è importante parlarne? Perché se non trattata in tempo, questa fastidiosa condizione fisiologica può anche portare alla morte dell’animale a causa dell’intossicazione da materiale di scarto che avrebbe dovuto essere espulso con l’urina; quindi questa è una vera e propria condizione d’urgenza.

Cos’è l’ostruzione uretrale?

Partiamo con il dare la definizione di uretra, ovvero il condotto collegato con l’esterno che permette all’urina di uscire dall’organismo per espellere le sostanze di scarto. Di conseguenza, l’ostruzione uretrale è un meccanismo inverso, cioè si tratta di una condizione fisica che può subito aggravarsi specialmente nei gatti maschi, la cui uretra è particolarmente stretta. La patologia consiste sostanzialmente nel blocco del condotto e la conseguente difficoltà ad urinare.

Quando l’uretra viene ostruita, le sostanze di scarto non potranno essere espulse e se non ci si accorge di questa condizione il prima possibile, il gatto andrà incontro a diverse problematiche e di varia gravità, come ad esempio infezioni all’apparato urinario, intossicazione causata dalle sostanze di scarto (che se non eliminate in 24h con l’urina, l’organismo troverà altre vie per buttarle fuori nelle prime fasi, come ad esempio attraverso il vomito) fino ad arrivare alla morte anche in un paio di giorni in assenza di cure tempestive. Per questo è importante osservare il comportamento dell’animale che in questi casi è molto palese.

Cause e sintomi dell’ostruzione uretrale

Le cause dell’ostruzione uretrale possono essere fondamentalmente due e cioè i calcoli oppure un tappo di cristalli microscopici (nella maggior parte dei casi si tratta di struvite).

In ogni caso, i sintomi che il gatto manifesterà saranno piuttosto evidenti e molto spesso vengono scambiati per quelli della cistite; quindi avremo un gatto irrequieto, con il costante bisogno di urinare e che quindi trascorrerà la maggior parte del tempo facendo avanti e indietro dalla lettiera, tentando inutilmente di espellere le urine ottenendo come risultato poche gocce o addirittura l’assenza di pipì.

Questa situazione (che vi sembri cistite o meno) va in ogni caso analizzata da un medico veterinario, per cui non esitate a recarvi in clinica, poiché quando si tratta di urine, qualsiasi problema sia non va mai trascurato.

Diagnosi e cura

Una volta in clinica, non sarà difficile per il medico diagnosticare un problema di tipo urinario già dalla palpazione della vescica, che risulterà gonfia. Inoltre, dalla radiografia si potrà accertare l’ostruzione e se è stata causata da eventuali calcoli.

Per risolvere prontamente l’ostruzione, il gatto deve essere necessariamente addormentato per inserire sia un catetere venoso (ago cannula) per la reidratazione e un catetere urinario per svuotare la vescica gradualmente. Se sono presenti calcoli o cristalli è bene effettuare dei lavaggi vescicali, cosicché si liberi il tratto urinario e il materiale di scarto venga espulso correttamente con l’urina.

Talvolta, però, esistono dei casi in cui non è possibile risolvere l’ostruzione tramite la cateterizzazione o addirittura ci sono casi in cui l’ostruzione è recidiva, allora l’unica ma risolutiva soluzione è l’uretrostomia: si tratta di un intervento chirurgico che modifica lo sbocco dell’uretra rendendola più larga per facilitare la minzione e ridurre del tutto il rischio di futuri blocchi. Ovviamente se il gatto è intero viene castrato e viene rimosso il pene, in più lo sbocco dell’uretra viene deviato tra lo scroto e l’ano, il punto più largo.

Come prevenire l’ostruzione uretrale?

Generalmente i problemi di ostruzione sono causati da un’alimentazione di scarsa qualità, ricca di cereali o di vegetali; il gatto è un carnivoro stretto, quindi non riesce ad assimilare bene gli alimenti di origine vegetale (come può essere invece per il cane). Nel caso di ostruzioni recidive, ma anche dopo la prima, è necessario fare un cambio dieta e optare per mangimi medicati che in questo caso abbassano l’acidità (Ph) delle urine per ridurre al minimo la possibilità di formazione di calcoli o cristalli.

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